venerdì 5 aprile 2013

Lettera di Pablo Neruda

Oggi, mentre ero al corso di installatore e manutentore per le energie rinnovabile, la nostra docente ci ha dato un foglio,inizialmente, non gli ho dato importanza, poi però, spinto dalla curiosità di sapere cosa vi era scritto, l'ho letto.
Leggendo, ho capito che quello che era scritto, potrebbe essere uno spunto,se non un esempio di vita che si potrebbe intraprendere....e chissà se proprio in questo periodo di crisi, non possa essere uno spunto di Vita...

Ve la riporto qui....
Lentamente muore chi diventa     
schiavo dell'abitudine,ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.                         
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi,quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge,chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non lascia aiutare, chi passa i giorni a lamentarsi dela propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.


                              Pablo Neruda

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